venerdì 4 novembre 2011

marmellata di albicocche

Avete presente un bell'albero di albicocche, carico di frutti grossi e arancioni, splendenti come il sole e dolci come il miele? Beh quell'albero fatato abita nel mio giardino e quest'anno ci ha regalato un raccolto davvero generoso, ma per quanto ci piacciano le albicocche mangiarle tutte era davvero impossibile. Così molte sono diventate una buonissima marmellata, sana e naturale perchè oltre al sole e alla natura gli ingredienti sono davvero pochi. Noi l'abbiamo fatta così:
1kl di albicocche mature, 600gr zucchero
spaccate a metà le albicocche ed eliminate eventuali parti nere, utilizzate anche i frutti un pò ammaccati o che vi sembrano da buttare, saranno proprio loro a conferire al tutto un sapore divino. Se siete bravi e pazienti potreste anche sbucciarle, ma vanno bene anche con tutta la buccia. Mettetele in un grosso pentolone ed unite lo zucchero. Lasciate riposare il tutto una notte. Il giorno dopo mettete il pentolone sul fuoco e fate bollire lentamente, schiumando la marmellata, overo eliminando con una schiumarola tutta quella schiumetta che si formerà durante la cottura. Ogni tanto ricordatevi di mescolare con un cucchiaio di legno per evitare che la marmellata si attacchi e siate pazienti e assaporate il lento cuocersi dei frutti.
Quando il composto comincerà ad addensare potrete testarne la consistenza con la prova piattino. Noi usiamo un piattino di una tazzina da caffè, lo mettiamo qualche minuto in freezer e poi al momento giusto ci versiamo sopra un cucchiaino di marmellata e rimettiamo il tutto in freezer per qualche minuto ancora. Quindi toglietela dal freezer e con un dito provatene la consitenza, se fa le "pieghe" allora è pronta. Vi consigliamo di versarla ancora calda nei barattoli di vetro precedentemente immersi in acqua calda, tappate e conservate. Se non si crea subito il sottovuoto, potete bollire di nuovo i barattoli pieni e ben chiusi per una decina di minuti. La marmellata è buonissima e fatta in questo modo si conserva anche molto a lungo. Ed ora ecco la foto

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